La Gretsch è una ditta statunitense specializzata nella realizzazione di batterie e chitarre fin dagli anni '40. I suoi modelli, spesso di pregio e di alta fascia di prezzo, furono gli strumenti di elezione della musica rock'n'roll e rockabilly, nonché di alcuni generi country. Portarono infatti blasone alla casa chitarristi come Chet Atkins, Brian Setzer e Malcolm Young.
L'azienda nasce nel 1883 a Brooklyn, quando Friedrich Gretsch, immigrato tedesco, apre un piccolo negozio a Brooklyn, in cui inizia a costruire banjo, batterie e tamburelli.
Solo 12 anni dopo Friedrich morì lasciando le redini dell'azienda nelle mani del figlio Fred.
L'inizio di quest'attività sembrava un po' difficoltosa, ma Fred non era un adolescente qualsiasi e già nel 1916 fece diventare la Gretsch una delle aziende più importanti nell'importazione e la fabbricazione di strumenti musicali.
Fred sapeva capire bene ciò che la gente voleva, e la gente voleva chitarre, quindi la Gretsch iniziò a produrre chitarre. Inizialmente la Gretsch offrì chitarre Archtop a musicisti jazz e chitarre flat-top per i musicisti country. Fred Gretsch si ritirò nel 1942 lasciando la società ai figli Fred Jr. e Bill Gretsch.
Fred Jr. tenne il comando dell'azienda fino a quando non fu chiamato per andare in guerra nella marina militare, così il comando passò a Bill fino a quando non morì nel 1948.
Il comando passò di nuovo a Fred Jr., tornato in patria come veterano, che negli anni cinquanta forniva un'ampia gamma di chitarre che batterono anche i modelli di Leo Fender.
Grandi artisti come Chet Atkins e Duane Eddy iniziarono a suonare le creazioni di casa Gretsch.
Il boom fu negli anni sessanta quando George Harrison iniziò a suonare varie Gretsch.
Verso la fine degli anni Sessanta, Fred Jr. si ritirò e vendette la società alla "Baldwin Manufacturing". Baldwin non capì bene la posizione nel mercato della Gretsch e fallì nel passaggio tra gli psichedelici anni '60 e gli hard-rock anni settanta. I ragazzini si ispiravano sempre di più a Jimi Hendrix, Jeff Beck e Eric Clapton che suonavano tutti Fender. Baldwin alimentò il problema muovendo la produzione in Arkansas dove la Gretsch soffrì due disastrosi licenziamenti.
Il calo delle vendite e il disinteressamento di Baldwin fecero sì che la Gretsch chiudesse all'inizio degli anni ottanta.
Sino da quando la produzione aveva abbandonato la famiglia, Fred Gretsch III voleva tuttavia il suo ritorno sulla scena produttiva. Nel 1985 il suo sogno si avverò. Ricomprò la Gretsch e creò nuovi modelli che riportarono la società ai vertici qualitativi.
Solo 12 anni dopo Friedrich morì lasciando le redini dell'azienda nelle mani del figlio Fred.
L'inizio di quest'attività sembrava un po' difficoltosa, ma Fred non era un adolescente qualsiasi e già nel 1916 fece diventare la Gretsch una delle aziende più importanti nell'importazione e la fabbricazione di strumenti musicali.
Fred sapeva capire bene ciò che la gente voleva, e la gente voleva chitarre, quindi la Gretsch iniziò a produrre chitarre. Inizialmente la Gretsch offrì chitarre Archtop a musicisti jazz e chitarre flat-top per i musicisti country. Fred Gretsch si ritirò nel 1942 lasciando la società ai figli Fred Jr. e Bill Gretsch.
Fred Jr. tenne il comando dell'azienda fino a quando non fu chiamato per andare in guerra nella marina militare, così il comando passò a Bill fino a quando non morì nel 1948.
Il comando passò di nuovo a Fred Jr., tornato in patria come veterano, che negli anni cinquanta forniva un'ampia gamma di chitarre che batterono anche i modelli di Leo Fender.
Grandi artisti come Chet Atkins e Duane Eddy iniziarono a suonare le creazioni di casa Gretsch.
Il boom fu negli anni sessanta quando George Harrison iniziò a suonare varie Gretsch.
Verso la fine degli anni Sessanta, Fred Jr. si ritirò e vendette la società alla "Baldwin Manufacturing". Baldwin non capì bene la posizione nel mercato della Gretsch e fallì nel passaggio tra gli psichedelici anni '60 e gli hard-rock anni settanta. I ragazzini si ispiravano sempre di più a Jimi Hendrix, Jeff Beck e Eric Clapton che suonavano tutti Fender. Baldwin alimentò il problema muovendo la produzione in Arkansas dove la Gretsch soffrì due disastrosi licenziamenti.
Il calo delle vendite e il disinteressamento di Baldwin fecero sì che la Gretsch chiudesse all'inizio degli anni ottanta.
Sino da quando la produzione aveva abbandonato la famiglia, Fred Gretsch III voleva tuttavia il suo ritorno sulla scena produttiva. Nel 1985 il suo sogno si avverò. Ricomprò la Gretsch e creò nuovi modelli che riportarono la società ai vertici qualitativi.