domenica 30 gennaio 2011

Mojave Desert | California

Il deserto di Mojave è una regione desertica della California, situata ad un centinaio di miglia nord-est di Los Angeles. Il termine Mojave è anche usato per indicare il deserto mentre Mohave è utilizzato per identificare i nativi.
È ampio 38.000 chilometri quadrati ed è situato fra la Sierra Nevada e i monti che chiudono la regione di Los Angeles verso il Pacifico. Si tratta di un altopiano con numerosi bacini salati (Lago Rogers) e con precipitazioni scarse.
Nel territorio vi sono molti giacimenti minerari (tungsteno, oro, argento, minerali di ferro, borace, potassio, salgemma, materiale da costruzione). Vi si trova la base aerea militare di Edwards AFB, luogo di atterraggio alternativo a Cape Canaveral per gli Shuttle al rientro dalle missioni spaziali (in orbita polare) e che al tempo dei primi voli supersonici del capitano Charles Elwood "Chuck" Yeager si chiamava "Muroc Army Air Force Base".
Salite sulla vostra Ford Mustang noleggiata, mettete un cd dei Red Hot Chili Pepper e godetevi il deserto intorno a voi, l’impressione di essere entrati in un altro mondo è data dai continui cambi nel paesaggio: se fino a poco fa la monotonia dell’infinita pianura americana era interrotta da dolci rilievi collinari, col passare dei chilometri le montagne si assommano le une alle altre fino a occupare l’orizzonte. Quando in Italia si mette piede in una zona montagnosa, ogni rilievo è talmente vicino all’altro da chiudere la vista; qui le montagne, debitamente istruite a fornire un’adeguata accoglienza, sembrano abbracciarci come una grande madre. Sicuramente vi capiterà di vedere una vecchia insegna della Texaco ed un preistorico calesse con le ruote a raggi come nel Far West; appoggiati a un muro un decadente carretto, un arrugginito serbatoio montato su un altro paleocalesse e, tra altre cianfrusaglie, persino l’antenato di un distributore di ghiaccio.





 

sabato 29 gennaio 2011

American Icons | Clothing AW2011

Quando si pensa ad una persona elegante si "vede" soprattutto una persona ben vestita, cioè con un abito che piace, discreto e non chiassoso, adatto alla persona che lo porta, alla sua età e condizione e, alla circostanza. La persona ben vestita, però, non è un manichino, si muove. E "come" si muove, "come" porta il vestito, sono elementi importanti per giudicare elegante una persona. Lo stile, le movenze, gli atteggiamenti, la disinvoltura, possono essere più importanti dello stesso vestito o costituirne il più appropriato abbinamento.
Di seguito alcune importanti icone si uno stile intramontabile, che non segue la moda, ma un determinato lifestyle made in U.S.A.

Portafoglio Buco in pelle nera con catenella



Guanti in pelle con polsino in lana Buzz Ricksons

Chukka Boot Buzz Ricksons

Bomber in pelle mod. A2 - Eastman Leather

Set di blocchi Field Notes

Smanicato in pelle e jeans, stile old cowboy, Warehouse Rocky Mountain

Stivali Engineer Boss by Wesco

Jeans 905 by Joy McCoy in selvedge denim

Scarponcini Jobmaster by Wesco

giovedì 27 gennaio 2011

....piccole anticipazioni Red Wing Shoes | AW11

Il nuovo anno inizia bene per gli amanti della casa americana di calzature da lavoro Red Wing. Di seguito qualche piccola anticipazione dalla collezione North America AW11:

Red Wing 8881 in Olive Mohave

Red Wing 8881 in Olive Mohave

Red Wing 8881 in Olive Mohave

Red Wing 213 in Oxblood Mesa

Red Wing 9029 in Black Featherstone

Red Wing 9029 in Black Featherstone
Logicamente queste nuovi modelli vanno ad affiancare quelli prodotti da sempre da Red Wing, come le classiche 875 ed 877. Sono rigorosamente fatte a mano, dalla conciatura delle pelli fino alla lucidatura finale......e sopratutto indistruttibili !!!














mercoledì 26 gennaio 2011

Tattoo Art

Donna tatuata fotografata nel 1907

Il tatuaggio (dal polinesiano tatau) è sia una tecnica di decorazione (più spesso di pittura) corporale dell'uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare permanentemente, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei. Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per gran parte della sua esistenza; a seconda degli ambiti in cui esso è radicato, ha potuto rappresentare sia una sorta di carta d'identità dell'individuo, che un rito di passaggio, ad esempio, all'età adulta.
Gli Inuit usano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di fuliggine).
Nelle zone oceaniche (Polinesia, Nuova Zelanda) il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che fermato all'estremità di una bacchetta (formando così uno strumento di forma simile a un rastrello), e battuto tramite un'altra bacchetta, forano la pelle introducendo il colore, ottenuto quest'ultimo dalla lavorazione della noce di cocco.
I giapponesi, con la tecnica detta "tebori", usano sottili aghi metallici e pigmenti di molti colori, ed introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La tecnica giapponese prevede che gli aghi, fissati all'estremità di una bacchetta che viene fatta scorrere avanti e indietro (di forma simile a un sottile pennello), siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza rispetto alla tecnica polinesiana, ma comunque in modo abbastanza doloroso.
Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una macchinetta elettrica, cui sono fissati degli aghi in numero vario a seconda dell'effetto desiderato; il movimento della macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel derma.
Infine, la tecnica americana (che è diventata la tecnica occidentale) che ricorre alla macchinetta elettrica ad aghi, determina sensazioni calde, vibranti, ma non dolorose. La componente della sofferenza segna una netta spaccatura tra il tatuaggio odierno, di stampo occidentale, e quello del passato, diffuso in Asia, Africa ed Oceania.


Rihanna Tattoo
La cultura americana per i tatuaggi è divenuta famosa con la old school. I tatuaggi "old school" sono caratterizzati dalle linee nette e squadrate, dall'uso massiccio del nero e dalla colorazione piatta e senza sfumature. I soggetti dei tatuaggi "old school" sono quelli della tradizione europea e americana: rose, pugnali, cuori sacri, pin up e simbologie marittime come sirene, ancore e navi.




Kat Von D
Una delle maggiori tatuatrici americane al momento è Kat Von D, divenuta famosa anche per aver partecipato alla trasmissione televisiva L.A. Ink. Tra i suoi clienti ci sono molti attori di Hollywood, cantanti rock e star sportive. Se siete di passaggio nella città degli angeli e volete farvi tatuare da Kat basta recarsi all' High Voltage Tattoo - 1259 N. La Brea Avenue - W. Hollywood, CA 90038 (www.HighVoltageTattoo.com).




martedì 25 gennaio 2011

Generale Lee | Duke of Hazzard


Il Generale Lee è l'auto usata dai cugini Duke nella serie TV (1978-1985) The Dukes of Hazzard; è una splendida e potente Dodge Charger del 1969.
Si differenziava dalle normali Dodge Charger per la colorazione arancione, una bandiera degli Stati Confederati d'America sul tetto, i numeri 01 sulle fiancate, i cerchi in lega American Vector 8x15" o 8,5x15" (un lusso per quell'epoca dato che le auto di serie di quegli anni non erano dotate di cerchi in lega), il propulsore ad 8 cilindri a V HEMI, il clacson che suonava la melodia dell'inno degli Stati Confederati d'America e il roll-bar a sei attacchi interno come una vera auto da corsa.
Un'ulteriore, assoluta singolarità (che obiettivamente distingueva il Generale Lee dalla stragrande maggioranza delle vetture in circolazione) era data dalle porte saldate alla carrozzeria (che effettivamente non lo erano), caratteristica che costringeva i cugini Duke ad entrare ed uscire eseguendo una sorta di evoluzione ginnica da quadro svedese.


Le puntate erano ricche di acrobazie, pertanto l'auto che vedevamo sul nostro schermo televisivo non era mai la stessa della puntata precedente. Di recuperare tutte queste Dodge Charger R/T si occupavano alcuni addetti della produzione, appendendo volantini a tutti i modelli di tale auto per fare in modo che chi volesse "sbarazzarsi" della sua Charger R/T la potesse consegnare alla produzione. Le auto così recuperate venivano rimesse in sesto, equipaggiate ed aerografate: in pratica trasformate nel Generale Lee. Durante le riprese venivano usati 2 tipi di Generale: la Unit 1 era quella dedicata alle riprese normali e con poche acrobazie, la Unit 2 era destinata ai salti e alle varie scene più rischiose. Ogni salto comportava il completo rifacimento della macchina. Il cofano posteriore era sempre pieno di zavorra per bilanciare il peso del motore durante il volo. L'officina degli studios era aperta 24 ore su 24. Poteva capitare che in una sola puntata venissero sostituite anche 6-7 Charger R/T !!!!
Venne scelto il nome Generale Lee in onore del Gen. Robert E. Lee. Quest'ultimo era un generale confederato, ed oltre ad essere il proprietario del famoso cavallo Traveller, era rispettato anche dalla comunità nera del sud. Questo per non creare problemi di razzismo che all'epoca erano molto sentiti.
Per le rirpese del telefilm furono usati circa 300 Generale Lee. Al termine delle riprese ne rimasero interi 19.



domenica 23 gennaio 2011

Giaccone US NAVY PEA COAT | WWII Model

Visto che siamo in pieno inverno ed il freddo sembra non voler cessare, potrebbe tenerci caldo un bel giaccone di lana della US. Navy, fedelmente replicato dal modello in dotazione alle truppe americane durante la seconda guerra mondiale.
Il giaccone US NAVY Peacot, è in panno di lana cardata a doppio petto con 10 bottoni di bakelite raffiguranti un ancora contornata da 13 stelle (13 si riferisce agli stati americani alla fine della guerra di indipendenza), replica esatta del modello originale degli anni '30. Si tratta di uno dei più bei capi marinareschi della storia, presente su ogni mare dall'inizio dell'ottocento, è una giacca che affonde la sua storia nella più antica tradizione marinara.
E' un capo di abbigliamento che non passa mai di moda e può essere indossato tutti i giorni.





sabato 22 gennaio 2011

Orange County | California

Quando si parla di California viene subito in mente San Francisco, Los Angeles e San Diego, e proprio la parte di terra compresa tra Los Angeles e San Diego viene chiamata Orange County. La Contea di Orange è una contea dello stato della California. Il capoluogo è Santa Ana invece la città più popolosa è Newport Beach, oltre ad essere anche molto affascinante. Nella contea si trovano 34 città con amministrazioni comunali. Sette di queste sono nella lista delle 200 città più popolate del paese. Una delle cose più belle di questa contea è il clima. Ho avuto la possibilità di viverci per qualche tempo ed avere la temperatura sempre mite per tutto l'anno è stato qualcosa di memorabile.
La contea si trova al centro della cosiddetta Tech Coast, di cui la città di Irvine è diventata un centro nevralgico. Altre attività economiche derivano dal turismo balneare e da quello movimentato da attrazioni come Disneyland, che ha sede ad Anaheim. La città di Irvine è famosa inoltre per la sua università UCI (University of California Irvine). 
Alcune delle città della contea come Costa Mesa, Huntington Beach, Laguna Niguel, Laguna Beach e Balboa Island vale la pena di visitarle. Proprio nella zona di Costa Mesa, al 3333 di Bristol Street, si trova il centro commerciale South Coast Plaza, uno dei più grandi degli Stati Uniti (il sito).



Per gli amanti del surf è quasi indispensabile fare un saltino ad Huntington Beach, la città del surf. Negozi quasi esclusivamente di surf, museo del surf (surfingmuseumsite), locali per surfisti con portatavole all'entrata e, sopratutto, onde perfette !!!! Durante l'anno si svolgono i migliori surf contest.




L'area ora occupata dalla contea era abitata un tempo da popolazioni native come i Tongva, gli Juaneño e i Luiseño. Dopo la spedizione compiuta da Gaspar de Portolà nel 1769, un altro esploratore spagnolo, Junipero Serra diede alla zona il nome di Vallejo de Santa Ana. Il 1º novembre 1776 venne eretto il primo insediamento europeo, la Missione di San Juan Capistrano.
Dopo la guerra con il Messico e il Trattato di Guadalupe Hidalgo (1848) l'area in questione venne ceduta agli Stati Uniti e, nel 1850, entrò a far parte del nuovo stato della California. Nel 1887, sulle montagne di Santa Ana si trovò l'argento e a ciò seguì un notevole aumento della popolazione. La crescita demografica spinse il parlamento statale della California a separare la zona dalla Contea di Los Angeles e a creare la Contea di Orange. La nuova entità politico-amministrativa nacque l'11 marzo 1889. Il nome derivò dal prodotto agricolo più famoso della zona. La città di Orange, che venne inclusa nella nuova contea, non aveva derivato il nome dal frutto, ma dalla Contea di Orange, in Virginia. Oltre agli agrumi e all'argento, altre importanti produzioni agricole dei primi tempi furono quelle di avocado. Nella neonata contea non mancarono anche attività connesse all'estrazione di petrolio.