domenica 27 febbraio 2011

Endless Summer | 1966

Nel 1966 venne prodotto un film dal regista e surfista Bruce Brown chiamato Endless Summer.
"L'estate infinita" racconta di due surfisti, Robert August e Mike Hynson, che per poter praticare il loro sport preferito nelle condizioni migliori, decidono di rincorrere la bella stagione.
Partendo dalla California, dove sta per finire l'estate, si dirigono verso l'emisfero australe: Africa, Australia, Nuova Zelanda, Tahiti  per poi risalire e terminare il viaggio nelle Hawaii la vera patria del surf.
Nel loro fantastico viaggio intorno al mondo, non mancheranno di incontrare indigeni incuriositi che non hanno mai visto una tavola  da surf, stringere amicizia con surfer locali, scoprire spiagge immacolate dove nessuno aveva mai cavalcato le onde e paradossalmente proprio in Sud Africa a Cape Saint Francis troveranno l'onda perfetta.
Questo film/documentario è narrato proprio dallo stesso Bruce Brown con allegria e ironia. E’ un inno al Dio Sole, all'estate, alle vacanze, al surf ovviamente e all'amicizia tra popoli che può nascere semplicemente dalla condivisione di un'esperienza o di una passione. In questo senso, quasi senza volerlo, il film diventa anche un inno alla pace e alla fratellanza. Consigliato a tutti gli amanti del genere, magari gustando una fredda cerveza ....hang loose boys.



sabato 26 febbraio 2011

Denim & Chrome

Sembra un filmato girato negli anni '50 nelle strade di New york.
Bianco e nero con musica jazz di sottofondo, inquadrature in Urban Style  e tante stramaledette Harley Davidson inimitabili, uniche e cromate fino all'esagerazione.
Alla fine tutto diventa colorato con i motori tuonanti, ogni moto con un fascino personale ma sono tutte spinte dal bicilindrico più vecchio del mondo ...... ride all time baby.


venerdì 25 febbraio 2011

DEUCE OF SPADES | HOT ROD MOVIE



Un film interamente dedicato allo stile di vita dei ragazzi americani negli anni '50 - '60 con hot rod, rock 'n roll, girls & pin'up. Credo che ancora non sia stato tradotto in Italiano, comunque si trova in dvd su amazon.com. Per gli amanti del genere è un must.

behind the scene photographer: Garth Ratliff

Faith Granger Filmmaker


Faith Granger Filmmaker


Faith Granger Filmmaker

Tutte le foto sono di proprietà della Deuce of Spades Production.

Per video ed altre info il link del film.


mercoledì 23 febbraio 2011

Danny Lyon | Photographer

Danny Lyon è un fotografo e produttore cinematografico americano ed indipendente. Dopo l'università inizia la sua passione per la fotografia e per il mondo dei bikers americani e nel 1967 esce il suo primo libro fotografico "Bikeriders", una raccolta di foto dal 1963 al 1967 del mondo motociclisto e dei MC dell'epoca. Nello stesso anno diventa uno dei membri del Chicago Outlaw Motorcycle Club ed inizia a viaggiare con tutti gli altri bikers ed a vivere la vera atmosfera degli Outlaw.
Ogni sua foto è un racconto di vita, semplici, reali e piene di emozioni.
















martedì 22 febbraio 2011

Chevy Camaro 68 Blown V8

Dopo una giornata di lavoro molto intensa, mi sono messo sul tubo alla ricerca di qualche filmato, e ne ho trovato uno in particolare di una Chevrolet Camaro del 1968, con motore preparato e potenziato dal compressore volumetrico. Il compressore volumetrico aspira un volume di gas indipendente dalle condizioni di aspirazione e mandata (ovvero dalla pressione a monte e a valle del compressore). Ha in genere la caratteristica (che può essere un vantaggio o uno svantaggio) di avere portata direttamente proporzionale alla velocità di rotazione e rapporto di compressione indipendente da questo. Sono usati sopratutto sui motori 8 cilindri americani delle muscle cars restaurate, in alternativa ai turbocompressori.
Il video non è di grande qualità, ma comunque riesce ad esprimere al meglio quanti cavalli riescono a sprigionare 8 cilindri nel momento che si schiaccia con decisione sul pedale dell'acceleratore......e poi metteteci anche il sound particolare, il tutto ovviamente "american made".


lunedì 21 febbraio 2011

Stivali Frye | Frye Boots

Eccoli qua, gli stivali Frye, una leggenda degli anni '80 e '90.... I miei erano neri col tacco basso e li portavo anche in estate. Costavano come un monolocale in zona residenziale, pesavano come due Fiat 126 ed erano una roba da suicidio termico...ma insieme ai Camperos erano quasi un obbligo sotto ai jeans.


Frye è una delle più antiche marche di calzature degli Stati Uniti. John A. Frye ha creato la sua marca nel 1863 infatti e l'ha portata avanti con successo per più di 50 anni. A lui è succeduta la famiglia che ha continuato con la produzione di calzature portandola a livelli di eccellenza senza eguali. Molti soldati americani durante la seconda guerra mondiale indossavano stivali Frye, e tra loro si può annoverare anche il generale Patton. Le calzature Frye sono adatte a qualsiasi età e presentano dei richiami allo stile classico che conferisce loro un carattere unico e distintivo. Scarpe e stivali di questa marca hanno avuto una diffusione mondiale e sono realizzate con pellami di prima scelta.

Modello Harness 12R


Modello Belted Harness 12R

Modello Campus 14L



Dobbiamo essere uniti, una squadra.......

"Stiamo uniti"


Otis Redding | Sittin' On the dock of the bay

Dopo una settimana di Festival di Sanremo, di canzoni che non riescono a rimanere impresse nella mente perchè senza alcuna linea melodica, "cantanti" buttati sul palco come carni al macello, ho veramente bisogno di una calda canzone per iniziare questa settimana.....buona giornata a tutti voi e keep goin'.


venerdì 18 febbraio 2011

I miei eroi sono sempre stati i Cowboys.


I cowboys erano figure tipiche degli Stati Uniti d'America, dove erano preposti alla conduzione del bestiame verso le zone di pascolo, alla sua protezione e al suo controllo. Spesso venivano a formare un piccolo esercito al servizio di ricchi proprietari terrieri, essendo autorizzati a portare le armi per la difesa del bestiame. Il termine ha assunto nel linguaggio comune un significato ulteriore, essendo i cowboys i protagonisti dell'epopea western, soprattutto in ambito cinematografico. Per questo motivo la parola si lega, per estensione, all'idea di un'umanità semplice, rude, resistente alle fatiche e dotata di coraggio e spirito d'iniziativa.
In origine la parola designava un aiuto mandriano che sbrigava le mansioni di un pastore, spesso a piedi. Il lavoro del pastore era spesso eseguito - sebbene soltanto con pecore o capre - da minorenni nell'antichità, e ancora oggi in alcune culture del Terzo Mondo; gli adolescenti di una tribù sudafricana mantengono ancora una forma tradizionale di lotta Nguni col bastone, per difendere se stessi ed il gregge.
Il buckaroo, un tipo di cowboy derivante dalla tradizione dei vaquero, si sviluppò in California e nei territori circostanti durante il periodo coloniale spagnolo. Buckaroo è la pronuncia anglicizzata di vaquero ed è un termine usato ancora oggi nel Great Basin e in molte aree della California, nonché in certe zone della parte nord della costa pacifica. Dopo la guerra di secessione questa cultura si spostò verso est e verso nord andandosi a mischiare con la tradizione cowboy già presente che si diffondeva sulle piste per il bestiame che dal Texas andavano a nord e a ovest. Le due tradizioni si miscelarono divenendo pressoché indistinguibili.
Col tempo i cowboy dell'ovest americano svilupparono una propria cultura che consisteva in un insieme di valori della frontiera e valori vittoriani. Il praticare un lavoro così pericoloso in condizioni così isolate portò alla nascita di una tradizione di auto-dipendenza e individualismo.




Nei ranch i cowboy hanno il compito di far mangiare la mandria, marchiare il bestiame e curarne le ferite quando necessario. Inoltre muovono il bestiame fino ai luoghi di vendita. In più i cowboy svolgono altri lavori occasionali nei ranch come riparare i recinti. La natura di questi lavori dipende molto dalla grandezza del ranch e della mandria. Nei ranch più grandi per pascoli o per numero di capi solitamente ogni cowboy si specializza in un compito. Nei ranch più piccoli al contrario, essendo i cowboy molto pochi e spesso membri della famiglia, si occupano di tutti i lavori necessari.
L'abbigliamento dei cowboy è una conseguenza diretta dei differenti ambienti in cui si trovano a lavorare. Comunque il classico abbigliamento cowboy, quello trasmesso dei film western, è in buona parte ereditato dai vaqueros.

Cappello: un cappello a falda larga per proteggere da sole, vento o pioggia. Probabilmente risente dell'influenza dei sombreri messicani e dei cappelli usati dai reggimenti di cavalleria degli USA.

Stivali: uno stivale alto per proteggere gli stinchi, appuntito per facilitare l'entrata del piede nella staffa. Quasi sempre con speroni rimovibili.

Pantaloni: jeans o qualunque altro tipo di pantaloni stretti e resistenti.

Chaps: protezioni per le gambe usate quando si cavalca attraverso una vegetazione fitta o quando si lavora col bestiame in una maniera che potrebbe portare a cadere da cavallo.

Lariat: dallo spagnolo la riata (la corda): una corda con un lazo ad una estremità, usato per catturare gli animali.






MotoUSA 2010 AMA | Flat Track Baby !!!


Il flat-track è una specialità americana nata negli anni 60, derivata dallo speedway, ma che con questa aveva in comune solo il fatto che si svolgeva su un anello o-vale di terra battuta. Le moto da flat-track, rispetto a quelle da speedway hanno delle differenze sostanziali. La prima che salta subito all'occhio, è proprio l'estetica: la moto da flat-track è molto vicina alle moto di produzione, mentre quelle da speedway sembrano tutto meno che delle moto, d'altronde non si è mai vista una casa motociclistica produrre una moto di serie derivata da una da speedway, mentre l'Harley ha prodotto una stradale direttamente derivata dalla XR750 dal flat-track.
Le moto da speedway hanno la trasmissione a presa diretta e sono assolutamente senza freni, mentre nel flat-track le moto hanno le marce e il freno posteriore. Un'altra grossa differenza è che, il mondo dello speedway è quasi una setta che non ha mai prodotto assi nel motociclismo, mentre il flat-track è stata la scuola per molti campioni del mondo di velocità, ovviamente di nazionalità americana.
Nell'albo d'oro del flat-track, Kenny Roberts è "solo" 6° nella classifica dei piloti più vittoriosi: ha vinto 33 volte con una carriera che và dal 1972 al 1984. Il pilota che ha vinto di più è un certo Scott Parker : 94 vittorie, che già di per se è un bel traguardo, ma soprattutto, con una carriera che va dal 1979 al 2000! 21 anni, niente male !!!

giovedì 17 febbraio 2011

Nashville Sound | Country Music


Non so voi, ma io a volte vorrei lasciare il caos metropolitano e periferico, vorrei non vedere più palazzi, strade asfaltate, auto...problemi, dubbi, preoccupazioni...vorrei abbandonare tutto e potermi tuffare in un mondo parallelo fatto di natura e tempi di vita che seguono il ciclo della terra. A volte invece no, a volte l'esplosione di voci, di folla, di vita, mi rivitalizzano. A volte però. Non sempre.
Terre sconfinate abbondanti e quasi sopraffatte dagli arbusti, dove svettano montagne che sembrano toccare il cielo, sentieri poco più che abbozzati che s'immergono in foreste da leggenda, praterie e sentieri.....il tutto accompagnato da un po' di buona country music......stasera è una di quelle sere.
Il country, anche detto Country music, country and western music o country-western, è il risultato dell'unione di forme popolari della musica americana sviluppatasi nel sud degli Stati Uniti. Si sviluppa grazie agli influssi della musica tradizionale del sud (caratterizzata da violino e banjo, anche chiamata Old Time Music), dai tradizionali Duos, gruppi musicali formati da fratelli (e caratterizzati dalla presenza di chitarra, mandolino e di una affascinante affinità vocale) ed dalla musica folk degli immigrati anglo-irlandesi.
Il Nashville Sound può essere considerato, senza ombra di dubbio, il genere Country più conosciuto ed aprrezzato nel mondo. I precursori furono Jim Reeves e Eddy Arnold nel lontano 1950. Ma, fu Patsy Cline a farlo conoscere in tutto il globo sino agli anni '60.  Tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, venne alla luce un nuovo genere musicale che racchiudeva tre stili diversi: la Honky Tonk Music, il Southern Rock e Outlaw Country. Una nuova generazione di musicisti, che era cresciuta ascoltando artisti del calibro di Hank Williams Sr. o Lefty Frizzell, si presentava all'attenzione del grande pubblico. Gente che, poi, sarebbe diventata molto importante. Alcuni nomi? Waylon Jennings, Willie Nelson, Johnny Cash e Merle Haggard. La fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80 coincisero con l'urbanizzazione della musica Country. Grazie ad artisti come Willie Nelson e Dolly Parton, tutto ciò era avvenuto con qualche anno di anticipo. Adesso, altri artisti, influenzati dai precedenti, raccoglievano la loro eredità. Tra questi vogliamo ricordare quelli che maggiormente apprezziamo: gli Alabama e Reba McEntire, quest'ultima visibilmente influenzata da Patsy Cline.

Willie Nelson

John Denver

Un cantante non del tutto country è Kid Rock, ma questa canzone parla di libertà e quindi vale la pena ascoltarla, perchè in questo mondo di questi tempi è difficile trovare se stessi, la propria strada, la felicità...

mercoledì 16 febbraio 2011

Chevrolet Camaro '69 | Project G69

Cosa può spingere una persona ad acquistare per poche migliaia di dollari una vecchia Chevy Camaro del 1969, smontarla completamente tutta e iniziare un'opera di restauro ed allo stesso tempo di potenzioamento e rinnovamento di tutte le parti ?......semplicemente la passione, nulla di più. Dopo mesi e mesi di lavoro è praticamente come se fosse uscita per una seconda volta dalla fabbrica  General Motors nel 1969......ma con alcuni importanti accorgimenti tecnici che la rendono unica nel suo genere. Anche il garage è stato completamente restaurato in sintonia con il bolide parcheggiato al suo interno.





Il motore originale è stato sostituito con un nuovo gruppo General Motors LS7 427 cubic inch (7.0Liters) completamente elaborato e dotato di sistema NOS, in grado di sprigionare 660 cavalli ed una coppia di 575 ft/lbs tq.




Interni completamenti nuovi e dotati di nuovi struenti per tenere sotto controllo l'enorme potenza sviluppata dal V8.




Per tutto il resto della storia consultate direttamente G69CAMARO



martedì 15 febbraio 2011

Ford T '34 | The California Kid


The Kid California è un TV Movie del 1974 interpretato da Martin Sheen, Vic Morrow, Nick Nolte, Michelle Phillips, Gary Morgan, e Janit Baldwin. La storia si svolge nel 1958, nella cittadina di Clarksburg, in California. Lo sceriffo Roy Childress a bordo di una Plymouth Belvedere, la cui moglie e figlia sono stati uccisi da uno speeder, ha come unico scopo quello di punire deliberatamente tutti gli speeders spingendo le loro auto fuori dalla strada di montagna.
La macchina usata nel film è un Ford Hot Rod del 1934 personalizzato da Pete Chapouris. Questo modello di Ford T'34 sarebbe diventato leggendario tra i customizzatori e hot rodders proprio dopo questo film. Sulle due portiere laterali venne impressa la scritta in corsivo “The California Kid”. Lo stesso modello di Ford era già stato usato nel film “American Graffiti” diretto da George Lucas.




domenica 13 febbraio 2011

Vintage Rider Clothes | By Buzz Ricksons

Qualche piccolo "frammento" di abbigliamento ottimo per andare in moto o per un semplice aperitivo, rigorosamente made in USA e vintage look.





 






Tutti i capi di abbigliamento mostrati li trovate qui.

Hell Ride - Quentin Tarantino


Hell Ride è un film presentato da Quentin Tarantino e diretto da Larry Bishop. Prodotto nel 2008 e mai arrivato in Italia (il perchè non si sa!!!), è la storia di Pistolero, capo banda del moto club "The Victors", ha due luogotenenti fedeli, il Gent e Comanche. Nel 1976 Cherokee Kisum, all'epoca fidanzata di Pistolero (allora conosciuto come Johnny), venne assassinata da The Deuce e Billy Wings, i leader della gang rivale "The 666ers". 
I "The Victors" - con l'aiuto di Zero Eddie, ex membro della banda - meditano vendetta, e l'occasione di chiudere i conti si presenta anni più tardi, quando The Deuce torna in zona. Tutti i membri del moto club cavalcano delle Harley Davidson ed Indian. Il cast è composto da attori come Michael Madsen, Vinnie Jones, Eric Balfour, ed il bravissimo Dennis Hopper. 








Fin da quando prese parte al cult movie Easy Rider Hopper si è cucito addosso l'immagine del selvaggio, del cattivo e del bastardo. Proprio a Hopper dedico un remake della canzone "Born To be Wild".....


giovedì 10 febbraio 2011

One | by Johnny Cash


Una versione speciale della canzone degli U2, One, in chiave "country" cantata dal grande Johnny Cash. Uno dei sette figli di una numerosa e povera famiglia contadina, Cash aiuta da bambino i genitori nella coltivazione del cotone in un piccolo appezzamento di terreno fornito dal governo in seguito al New Deal. Cash riferirà di avere sangue indiano nelle vene, fatto mai provato. Si appassiona alla musica attraverso i canti nella chiesa e l'ascolto della musica country trasmessa dalle varie radio americane. Nel 1950 si arruola in aviazione e conosce Vivian Liberto, all'epoca studentessa liceale. Compie una parte del servizio militare in Germania dove acquista una chitarra e comincia ad imparare a suonare da solo. In quel periodo terrà una fitta corrispondenza con Vivian che sposerà, dopo il congedo, il 7 agosto 1954. Il matrimonio finirà nel 1967 a causa dei problemi di dipendenza dalle droghe di Cash e del suo comportamento libertino.
Si trasferisce a Nashville, dove tenta di cambiare vita e dove sposa nel 1968 June Carter, la quale nel 1963 scrive per lui il brano Ring of Fire, ritenuto uno dei suoi più grandi successi. Due anni più tardi la coppia avrà un figlio, John Carter Cash.
Il 15 maggio 2003, all'età di 74 anni, muore la moglie June. Nel settembre dello stesso anno Cash viene ricoverato nel Baptist Hospital di Nashville per complicazioni diabetiche, e vi muore il 12 settembre. Viene sepolto accanto alla moglie nel cimitero Hendersonville Memory Gardens a Hendersonville nel Tennessee.













Nel novembre 2005 debutta nelle sale cinematografiche statunitensi Quando l'amore brucia l'anima (Walk the Line), film su Cash interpretato da Joaquin Phoenix, diretto da James Mangold, e con Reese Witherspoon nella parte di June Carter, che riceverà l'Academy Award come miglior attrice protagonista 2006. Il nome Johnny Cash viene anche citato nel famoso film "Apollo 13".