mercoledì 2 maggio 2012

Ebay, Paypal e la truffa del rimborso (chargeback)

Mi scoccia enormemente tornare su questo argomento, ma credo sia necessario mettere in guardia chi usa questi due portali per vendere riguardo questo tipo di truffa che ultimamente si è diffusa.
Vediamo in cosa consiste: il venditore mette l'oggetto su ebay e quasi sempre è obbligato ad inserire come metodo di pagamento Paypal (sopratutto se si hanno pochi feedback). In questo modo quando viene venduto l'oggetto ebay si prende una doppia percentuale sulla vendita (furbi eh !!). Viene spedito l'oggetto e si aspetta che l'acquirente lo riceva, e fino qui tutto ok. Ora scatta la truffa: l'acquirente con una qualsiasi scusa, chiede il rimborso a paypal ed apre un reclamo. Paypal vi chiede qualche documento per dimostrare la vostra ragione, e lo stesso fa con l'acquirente. Quasi sempre finisce che Paypal autorizza la restituzione dell'oggetto e vi addebita il totale che è stato pagato dall'acquirente. Appena ricevente l'oggetto Paypal chiude il reclamo, senza chiedervi minimamente se l'oggetto ricevuto è quello che avete spedito e le condizioni. E qui vi ritrovate con un oggetto completamente danneggiato, rotto o, come nel mio caso, un altro oggetto e senza soldi !!!! Assurdo. 
Dovete subito sporgere denuncia alla polizia postale e segnalare alla guardia di finanza il numero della transazione Paypal.
Quando possibile usate sempre il pagamento con bonifico bancario, sempre tracciabile e senza la possibilità di far gestire a Paypal il reclamo (anche perchè non hanno la minima competenza di come si verifica un oggetto).

3 commenti:

  1. mi permetto di dissentire quale utente paypal e ebayer dal 98.. Paypal è vero, si fa giudice di una transazione con le conseguenze di cui sopra ma è anche l'unico modo per poter avere le garanzie necessarie per esempio per transazioni estere. Chi compra dagli stati uniti sa che pagare con paypal,oltre ad essere garanzia di fiducia, è anche un modo mooolto più veloce di un bonifico bancario che richiederebbe giorni per arrivare ad essere visibile senza peraltro avere tangibili prove della ricezione del medesimo. Certo, forse per l'Italia il metodo può apparire un po' eccessivamente costoso (ma il prezzo è chiaro e scritto, accettarlo è una scelta non un obbligo) ma tengo a ricordare che paypal non è propriamente nato per il mercato italiano...

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  2. Si, è un metodo molto veloce per i pagamenti, ma nella gestione delle controversie e dei reclami lascia molto a desiderare in quanto non ha nessun modo per verificare che il contenuto del pacco rimborsato arrivi in perfette condizioni. Con questo metodo ha me hanno truffato ben 850 euro e più di una denuncia per truffa non ho potuto fare.

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  3. Il problema c'è qui in Italia dove ci sono un sacco di truffatori e dove chi truffa non viene perseguito. Siamo arrivati al punto che tanti venditori cinesi (CINESI !!) non vendono agli Italiani. Se all'estero truffi rimandando merce che non è conforme, rischi grosso quindi ci pensi due volte. Qui invece pensiamo di essere furbi e facciamo tutto a tarallucci e vino e queste sono le conseguenze.

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