mercoledì 12 gennaio 2011

Anfibi Militari | WW2 Paratrooper Jumpboots

Nel 1940 gli Stati Uniti iniziarono la produzione di alcuni anfibi militari dedicati ai paracadutisti dell'U.S. Army e vennero impiegati dalle truppe parà per tutta la durata della seconda guerra mondiale. Ogni paio di anfibi veniva esaminato attentamente proprio per assicurare la massima vestibilità e comodità ai soldati. Si partì da due tipi di Stivaletti, quelli dei Paracadutisti tedeschi allacciatti e dalla suola in gomma e da quelli dello US Forest Service, che avevano come pregio, la presenza di un rinforzo sul collo del piede; partendo da ciò il QMC inziò la realizzazione di vari prototipi fino a giungere alla versione che venne distribuita al 501st e al 502nd PIR che li testarono tra il Gennaio ed il Luglio 1942; in seguito furono effettuate numerose modifiche dal BQD (Boston Quatermaster Depot, responsabile in materia di calzature) e ne vennè così fuori il mdello definitivo, che avrebbe seguito i Paracadutisti US fino al cambio di uniforme verso le Operazioni in Olanda, dove furono sostituiti dai cosiddetti Double Buckle Boots M43, unificati per tutto lo US Army, anche se moltissimi Parà conserveranno i loro Jump Boots un po' per orgoglio, un po' per comodità.




Gli anfibi paratrooper erano completamente allacciati dal collo del piede verso l'alto per dare più sostegno alla caviglia mentre gli anfibi da combattimento ordinario durante la seconda guerra mondiale erano allacciati appena sopra la caviglia. Per impedire che il fango e la sporcizia entrassero negli anfibi l’altezza venne aumentata.  Fondamentali per la sicurezza erano i rinforzi in presenti sul polpaccio, sulla punta, sul tallone e quelli interni, in tessuto, sul collo del piede e caviglia.
Da regolamento gli occhielli dovevano essere 12 e così è per la maggior parte, ma talvolta se ne incontrano modelli con 11 così come 13 occhielli, dentro i quali passavano lacci regolamentari in tessuto marrone oppure semplici lacci in cuoio, i quali però tendevano a rompersi in seguito ad uso intenso o a causa del freddo; si vide, soprattutto per le Operazioni in Normandia, l'utilizzo di lacci fabbricati con corde bianche di paracadute, molto comode e resistenti che scorrevano bene negli occhielli.
La suola, invece, era di caucciù naturale, con scolpiti disegni antiscivolo e in verità non era del tutto soddisfacente, in quanto non la scultura della suola non era molto marcata e quindi non faceva per nulla presa nel terreno e faceva scivolare abbastanza facilmente, ma questo, d'altra parte, era un difetto comune a praticamente tutti gli altri tipi di calzature US della WW2.
La fissatura della suola alla tomaia, comunque, consisteva in cucitura con grosso filo bianco e chiosini disposti sulla stessa, mentre il tacco aveva dei forellini con una minima capacità ammortizzante.
Sebbene la marca più famosa che produsse questi Jump Boots fu la Corcoran, che fece quelli di più alta qualità e ricercati, furono moltre altre ditte a produrne anche, come la Endicott-Johnsonn o la Roblee e ognuna delle ditte metteva il proprio marchio o sotto la suola, assieme al marchio U.S. ARMY e a quello di famosi produttori di gomma americani come la Good Year, o stampato all'interno dle gambale.
Nonostante per la divisa da Libera Uscita fosse ritenuto non regolamentare, praticamente tutti i Paracadutisti ci tenevano ad indossare i Jump Boots, con come sempre infilati dentro i calzoni, per distinguersi da tutti gli altri militari. Questi anfibi da lancio sono prodotti ancora dalla Corcoran, nella stessa colorazione originali ad un costo di USD 150.00.







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